In questo giorno di primavera, la sacrestia si è trasformata in un laboratorio. Bambini e adulti sono impegnati in un allegro baccano. Si discute, si ride, senza mai perdere di vista i modelli di palma che, nelle mani degli anziani, detentori di un know-how da tramandare, diventeranno un crogiolo, un portafortuna che ognuno distribuirà ai suoi parenti.
Con rigore, pazienza e abilità, le piccole mani affilano le foglie giallo chiaro, simbolo di purezza, prima di iniziare la tessitura. In poche ore avranno preso forma croci più o meno sofisticate, ma anche stelle, pesci, spighe e persino pullezzule, imponenti oggetti d’arte. Domani, come vuole la tradizione, questi lunghi e meticolosi lavori saranno benedetti per accompagnare le passeggiate ritualizzate della Settimana Santa (a settimana santa, come diciamo qui), inaugurata dalla Domenica delle Palme.
Fratellanze e tradizioni vive
La città si sveglia con i pescatori che raggiungono le loro barche per una giornata in mare tra reti e palamiti, e con gli abitanti di Bastia più mattinieri, già seduti al loro caffè preferito.
Creati in uno spirito di solidarietà e garanzia, da secoli in Corsica, dei costumi locali così come di una forma di spiritualità, questi gruppi di uomini (talvolta misti) fanno parte del paesaggio religioso di Bastia. Ogni quartiere ha il suo codice di abbigliamento, la sua festa patronale e i suoi riti, tra cui la famosa granitula!
Da vivere dall’interno questa passeggiata notturna della Settimana Santa, praticata a Erbalunga, sul lato del Capo Corso, all’uscita nord di Bastia, segue la linea della conchiglia marina di cui porta il nome, arrotolandosi fino a formare un punto compatto, poi srotolandosi mentre i confratelli ripetono lo stesso canto. Nel frattempo a cerca, un’altra processione che coinvolge non meno di quattro confraternite locali, vi porta, per 14 km, di chiesa in chiesa attraverso le frazioni di Brando.
E questo è solo un assaggio di tutto ciò che avrà luogo durante 8 giorni alle porte del territorio di Bastia così come all’interno della città!
Partecipare ad una veglia a Pietranera, seguire da vicino il catenacciu, il penitente che, all’alba e sotto il sole cocente, attraversa le strade di Bastia con una pesante croce sulla schiena, spingere la porta di una cappella per scoprire una di queste decorazioni effimere fatte localmente (i sepolcri), che rappresentano la sepoltura di Cristo e accogliere in preghiera, fino a tarda sera, un certo numero di abitanti… Questo è ciò che Bastia vi offre, in una immersione totale nel cuore del sacro!
A Santa Maria di Lota prima del picnic
L’Ufficio delle tenebre, misterioso e avvincente, completa il viaggio a luci spente. Venite ad ascoltarlo alla cieca! A Santa Maria di Lota, la sera del Giovedì Santo, ancora nelle mani dei confratelli, si consacra la vittoria di Cristo sulla morte in un tumulto di percussioni che evoca il terremoto dopo la crocifissione. E potrebbe altrettanto facilmente fare scappere il diavolo!
Infine, dopo il rumore della notte, un’altra processione a lume di candela vi aspetta qui, finendo in ginocchio, dalla navata fino al Santo Sepolcro. Questa ennesima Via Crucis, detta e trescinelle, è un’anticipazione del giorno successivo, durante il quale le confraternite e i parrocchiani di Figarella, Mandriale e San Martino di Lota inizieranno un cammino di quattro ore. Tutti si avvieranno lungo la strada e i sentieri, al suono de i canti e lodi di u venneri santu, per formare un cordone d’onore, una parata, in segno di deferenza e pietà.
Poi arriva il Sabato Santo, il giorno della benedizione delle case e del nuovo fuoco in cui si gettano i rami dell’anno precedente. Poi la domenica di Pasqua, con il suo pasto tradizionale a base di agnello e dolci, con il campanile in mente (quelle grandi corone di pane brioche sormontate da un uovo sodo!). Le case mostreranno la loro allegria e le campane suoneranno l’ora della merendella, il picnic di Pasquetta in stile corso che fa rima con rinnovamento e resurrezione.